Letteralmente Ayurveda significa scienza della vita e l’obiettivo della Medicina Ayurvedica è quello di prendersi cura della vita umana in ogni suo aspetto: ambientale, psicologico, fisico e comportamentale.

L’Ayurveda è un’ antica conoscenza che si sposa perfettamente con scenari naturali, panorami suggestivi e incontaminati.
È una medicina eziologica che lavora sull’origine del problema e non si ferma alla cura del sintomo, ma analizza il disturbo nella sua complessità, ponendo sempre la persona nella sua totalità al centro di ogni analisi.

Il massaggio ayurvedico è parte integrante della medicina ayurvedica e ha come obiettivo quello di ripristinare una condizione di equilibrio all’interno del corpo, stimolando il benessere fisico e mentale.

Il massaggio (abhyanga) è una tecnica millenaria cardine del percorso terapeutico in Ayurveda che accompagna la persona nel mantenimento o ritrovamento della salute e del benessere psicofisico attraverso l’eliminazione delle tossine (ama) l’aumento della vitalità e il rilassamento del corpo e della mente.

Abhyanga è un termine sanscrito che si compone della radice “abhi” che significa splendore e “anga”, cioè arto, potendosi il tutto tradurre in “corpo luminoso”.

In India, la vita del neonato inizia con il massaggio con oli (Shantala) e questo rituale prosegue giorno per giorno fino al compimento del terzo anno di età.
Nell’adulto il massaggio è una procedura che viene eseguita in quasi tutte le condizioni fisiologiche e patologiche in ogni stagione dell’anno e della vita.

Come si svolge il massaggio ayurvedico?

Quando eseguito da un operatore certificato, il paziente è steso su un lettino e il corpo viene massaggiato dalla testa ai piedi con oli selezionati.

Il tocco delicato del corpo attraverso specifici olii medicati consente il rilascio di serotonina, un neurotrasmettitore che svolge numerose funzioni : interviene nella regolazione di importanti processi fisiologici quali il ciclo sonno/veglia, il senso di fame/sazieta’, il tono dell’umore, la memoria.
La serotonina contrasta anche la produzione di cortisolo, ormone responsabile dello stress, e favorisce un senso di benessere generale.

I trattamenti ayurvedici sono utili per trattare diversi disturbi:

– Emicrania
– Insonnia
– Dolori cervicali
– Dolori lombo-dorsali
– Gonfiore arti inferiori
– Cellulite/adipe
– Circolazione sanguigna e linfatica
– Stress, ansia, ipertensione
– Funzionalità intestinale e respiratoria

I massaggi possono essere individualizzati con oli specifici per la propria tipologia costituzionale e anche l’intensità e la durata del massaggio stesso potranno essere bilanciati a seconda del Dosha (costituente metabolico) che deve essere corretto.

La correzione del dosha VATA prevede massaggi riscaldanti con movimenti profondi e rilassati, con particolare attenzione alla zona della schiena e del colon; la correzione del dosha PITTA prevede massaggi delicati a direzione centrifuga con oli rinfrescanti insistendo sulla zona di accumulo di pitta, quindi l’intestino tenue sotto lo sterno; la correzione del dosha KAPHA prevede l’uso di oli riscaldanti e un massaggio vigoroso a direzione centripeta svolto in profondità, con movimenti anche di impastamento e picchiettatura.

I trattamenti ayurvedici proposti dal Centro Studi Arke’ vengono eseguiti in ambienti calmi, naturali, ben areati, a cui si accompagna un approccio integrato con l’ausilio di musiche con frequenze benefiche ( es.Translational music ) e utilizzo di quintessenze e olii essenziali purissimi per sfruttare a pieno anche i principi terapeutici insiti nell’aromaterapia classica e spagyrica.

Quando evitare il massaggio ayurvedico?

Come tutte le pratiche, ci sono delle controindicazioni allo svolgimento del massaggio ayurvedico che possono avvenire in alcuni casi specifici in cui è consigliato evitare il trattamento:

• Durante i primi giorni di ciclo mestruale
• Durante i primi 2 giorni di febbre
• Durante i primi 3 mesi di gravidanza
• Durante la fase digestiva
• In presenza di stati infiammatori acuti
• In presenza di neoplasie
• In presenza di malattie cardiache gravi
• Con stomaco pieno e vescica piena.